ELVINO ECHEONI





Nasce a Roma nel 1950 dove studia restauro. Nel 1975 inizia la sua attività professionale di pittore e scultore nell'ambiente romano per poi nei primi anni novanta estendere la sua attività oltre i confini nazionali è Europa, America, Cina, Emirati Arabi. In quegli anni incontra Novella Parigini con la quale inizierà un intenso sodalizio artistico che durerà circa un ventennio, fino alla morte della pittrice nel 1993 e della quale oggi cura la fondazione. Nel 1992 In occasione del 40º anniversario della Fiera di Roma dipinge l'ingresso principale della stessa con un murale di 50 m x4,5 m, in seguito realizza la Pala d'altare della Chiesa della Madonna del monte Carmelo di Montréal. Nel 1999 e nel 2000 viene invitato all'Art Fair di Shanghai per rappresentare l'Italia e nel 2006 partecipa all'Artexpo di New York. Le sue opere spaziano dal figurativo all'astratto.

Oggi Elvino Echeoni è uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea italiana.[senza fonte] Pittore, scultore, incisore, restauratore, ma anche compositore e musicista, ha esposto le sue opere in tutto il mondo. Nel 2017 ha realizzato per il quartiere Centocelle l'opera "Momenti Musicali" esposta in mostra permanente presso l'atrio della Stazioen Metro C - Mirti. In occasione dell'inaugurazione dell'apposizione dlel'opera l'artista ha affermato: “volevo consegnare qualcosa a questo territorio dove ho vissuto intensamente, dall’infanzia, al calcio, ai primi amori, dove sono nati i miei primi ricordi”. Nato nel quartiere Alessandrino di Roma, Echeoni ha con coraggio e determinazione sempre promosso l’arte contemporanea in periferia, soprattutto a Centocelle, presso la sede nazionale del Gruppo Galleria il Mondo dell’Arte, dove ha sostenuto l’opera altrui prima ancora della propria.

Le sue opere si possono ammirare nei musei delle capitali europee, sono presenti nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Perù, dagli Emirati Arabi alla Cina. Al suo estro pittorico il Canada deve l’immagine del navigatore Giovanni Caboto, realizzata in occasione del cinquecentesimo anniversario dalla scoperta del Canada.

A segnare profondamente la sua vita e la sua arte è stato il sodalizio artistico con Novella Parigini della quale conserva gelosamente molte testimonianze di vita, come le lettere che le aveva indirizzato Gabriele D’Annunzio, e i pennelli. Di questi ultimi ne porta sempre alcuni con sé, come se potessero attenuare la nostalgia della cara amica che dell’arte aveva fatto il suo stile di vita negli anni della "Dolce vita romana".


LA SUA PUBBLICAZIONE



 

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